LE TESTIMONIANZE

In pulimo nel deserto


pagina a cura di A. Pereira         


Abbiamo ricevuto una lettera importante, una testimonianza indiretta di due gravi incidenti occorsi nell'estate del 1998 a due gruppi di Avventure nel Mondo. Ma soprattutto è la testimonianza di come con la consapevolezza e la ferma determinazione a proteggere la propria e l'altrui sicurezza si possa ottenere ciò che era stato promesso ma non mantenuto dall'agenzia Viaggi nel Mondo: dei veicolo fuoristrada 4 x 4.

La cronaca del racconto - che una volta tanto è a lieto fine - dimostra, se mai ce ne fosse ulteriore bisogno, il pressapochismo e la superficialità con cui la gente viene mandata allo sbaraglio. Quanti sarebbero stati disposti a sacrificare ulteriore tempo della propria agognata vacanza per ottenere ciò che era stato promesso e che quindi era dovuto? Questo dimostra che, sino a che qualcosa non cambierà radicalmente, solo la vigilanza e l'attento controllo preventivo dei partecipanti sui mezzi noleggiati, così come la determinazione a far valere i propri diritti può dare standard accettabili di sicurezza.

Per un approfondimento su questi argomenti si consigliano le pagine relative ai rischi ed alle condizioni contrattuali proposte da Viaggi nel Mondo.




Ciao sono P***

Quel viaggio in Namibia è stato per un certo verso molto tragico, ricordo che avevo chiesto di partire il primo agosto 1998, avevo anche contattato il capogruppo del viaggio che partiva con moglie e figlio e mi era sembrata una persona responsabile.

Pochi giorni prima della partenza (come sempre!) mi chiama una ragazza di Avventure e mi comunica che non ci sono più posti per quella partenza e mi offre di partire il 5 di agosto. Mi dichiaro d'accordo. Ciò che non potevo immaginare era che dei 9 gruppi (dico nove, non esistono in tutta l'Africa fuoristrada per tante persone!) partiti nei primi giorni di agosto per la Namibia quello su cui mi ero originariamente prenotata non avrebbe mai portato a termine il viaggio: sono rimasti coinvolti in un incidente d'auto; molti feriti ed un morto. Cercammo per tutto il periodo di permanenza di avere notizie dei partecipanti per verificare se avessero bisogno di aiuto, ma non ci fu molto da fare. Nemmeno la gentile signora del Ministero seppe dirci di più. Per non parlare del gruppo Namibia-Botswana, la cui macchina (completamente inadeguata: baricentro alto e ruote piccole) abbiamo ritrovato distrutta e ancora imbrattata di sangue (l'incidente era avvenuto il giorno prima) a ridosso di una cunetta. Qualcuno, prima che l'elicottero venisse a recuperare i feriti molto gravi, aveva scritto sulla polvere depositatasi sul parabrezza miracolosamente illeso "Avventure nel Mondo ".

Comunque questa è la cronaca del mio viaggio, siamo arrivati a Windhoek nel tardo pomeriggio, siamo andati all'ufficio del rent-a-car e abbiamo cominciato la battaglia. Avventure aveva prenotato e prepagato 2 fuori strada e un COMBI. E già questo non è corretto. Quello che ci viene offerto sono 2 COMBI per 15 persone con relativi bagagli. Cominciamo a discutere (io non sono accomodante) e chiediamo al coordinatore di chiamare Avventure. Caso vuole che ci rispondano (è già qualcosa), ma ci dicono: vedetevela voi! Almeno così ci riporta il coordinatore che ha telefonato e ci spiega anche che la prenotazione è stata presso l'agenzia di città e l'agenzia dell'aeroporto non se ne assume le responsabilità. Ci chiede anche di allontanarci dall'ufficio.

A questo punto insisto ed affermo che non mi muoverò di lì se non ho almeno un fuoristrada perché, se agli altri non interessa la sicurezza personale, io non intendo rischiare. Il coordinatore comincia a guardarmi con la tipica espressione: ma questa quanto rompe... poi guarda anche la mole di bagagli e forse si convince che non avrà vita facile. Decide così di insistere, me presente, fino ad ottenere per il giorno successivo un fuoristrada. Quando ce lo consegnano il capogruppo mi dice: capisci che hanno fatto 45 Km per portarlo da noi questa mattina? "E chi se ne frega! Ne avessero fatti anche cento." Inutile dire che è stato il mio unico mezzo di locomozione per tutto il viaggio. Devo dire che fra i gruppi di avventure incontrati eravamo gli unici ad averlo, gli altri si sono arrangiati come hanno potuto su mezzi inadeguati.

Di ragioni sul perché la gente continui a viaggiare con Avventure ce ne sono tante, quello che mi meraviglia è che continui comunque a partire per una vacanza, spesso verso mete non facili, senza nessuna preparazione, affidandosi completamente ad un'organizzazione che dichiara apertamente di non essere organizzata; e con questo non voglio dire che Avventure ha ragione a comportarsi così, ma che l'unico modo di proteggerci è capire che ha la stessa incompetenza di Alpitour, Francorosso ecc., solo che si spinge oltre e questo la rende ancora più pericolosa. Una cosa è la vacanza in Grecia e una cosa è la traversata del deserto. Se poi parliamo dei capogruppo il discorso potrebbe durare delle ore.

Grazie a voi e saluti

P. P.