LE TESTIMONIANZE

Invia la scheda, ma passa le ferie a casa


pagina a cura di A. Pereira         




Ciao,

mi chiamo Lorenzo, sono l'autore dell'articolo La prima volta in Africa di un neo viaggiatore di AnM, pubblicato sul Giornalino di Avventure nel Mondo nella rubrica Diario di viaggio.

Ho inviato ad AnM questa nuova lettera che intitolerei "La seconda volta in Africa di un ex viaggiatore di AnM".


Spett.le VIAGGI NEL MONDO
Circonvallazione Gianicolense, 41
00152 ROMA

Quando, un anno fa, inviai una lettera di commento al mio viaggio in Mali (che non stento a definire il più bel viaggio della mia vita, per emozioni, gruppo, ecc.), memore dello stato d'ansia dei giorni precedenti la partenza causato dalla assoluta mancanza di notizie da parte vostra, notizie che arrivarono un giorno prima della partenza, pensai: vuoi vedere che ogni volta che dovrò andare in vacanza mi troverò a sfogliare il giornale di AnM? Il terribile presentimento è divenuto realtà e così quest'anno mi avete lasciato a casa.

In questa prima parte della mia lettera, non starò a tediarvi con lamentazioni che immagino non vi interessino (ma che, per completezza, vi espongo più avanti), ma vi propongo un paio di consigli sperando trovino la vostra approvazione ed applicazione tra i suggerimenti che mettete nel giornalino:

  1. per gli iscritti: in attesa del foglio notizie preparatevi e tenete sempre sotto mano una lista dei viaggi che potrebbero andar bene in alternativa a quello da voi prenotato;
  2. per il giornalino: sarebbe utile pubblicare uno schema (tipo quello delle temperature e piovosità) dei viaggi programmati nell'anno precedente, con indicato la data di partenza, il numero di partecipanti e P o C, ossia Partito o Cancellato. Così almeno uno si fa un'idea se il viaggio che prenota ha più o meno probabilità di partire e se sia più o meno affollato (forse il numero di partecipanti non è il solo fattore a decidere la partenza del viaggio ma penso sia preponderante).

Se non ritenete opportuno raccogliere questi miei suggerimenti o non ne avrete il tempo, vi chiedo almeno di pubblicare la prima parte di questa lettera. Non per mera soddisfazione personale, ma perché penso che possa essere utile ai vostri iscritti.

 

SECONDA PARTE

Alla mia seconda esperienza con voi, ero iscritto a Camerun Alantika, partenza il 08.08.1999, prenotazione fatta con quasi due mesi di anticipo sulla data di partenza. Mercoledì 28 luglio ricevo una telefonata alle 7:15 di mattina (stavo dormendo) nella quale mi si dice che il viaggio che avevo prenotato è stato cancellato, e mi vengono offerti altri viaggi. "Fammi un fax di conferma" mi dice la telefonista.

Da allora credo di avervi inviato almeno una decina di fax, che sono rimasti lettera morta. Io ero assolutamente disponibile a scegliere un altro viaggio, e anche fortemente intenzionato (prova ne sono i numerosi fax inviativi), ma non mi avete concesso il tempo minimo indispensabile per decidere. E non parlo di settimane o giorni, parlo di un'ora, forse due, il tempo di chiarirmi le idee. Ora, è evidente che un viaggio non può essere scelto solo in base al suo "titolo", vi sono da considerare almeno due fattori, dai quali non si può prescindere:

  1. valutare se il tipo di viaggio sia consono alle proprie capacità fisiche, altrimenti tutte le vostre raccomandazioni sull'autoselezione fanno a farsi friggere (chi sceglie un trek in Camerun potrebbe non essere in grado di salire sul Kilimangiaro);
  2. il costo del viaggio.

Tutto ciò non si può decidere in una telefonata della durata di due minuti come è capitato a me; dovreste almeno concedere il tempo di dare un'occhiata al redazionale per capire se il viaggio sia o meno alla portata. Io mi ero appellato perché mi venisse concessa tale opportunità, ma voi ve ne siete fregati.

Un'altra cosa assolutamente deplorevole per un'agenzia di viaggi (quale voi siete che vi piaccia o meno) è l'assoluta mancanza di conferme o smentite. Da quando ho ricevuto la vostra unica telefonata non ho più saputo niente: se cioè mi avevate o meno iscritto a qualche altro viaggio fra quelli da me indicati. Sono rimasto quindici giorni in attesa senza avere nessuna notizia e ho passato parecchie notti insonni a ragionare sul da farsi. Il fatto di non essere iscritto ad un viaggio non sarebbe poi cosi terribile, dato che vi sono molte altre agenzie e possibilità per uno che vuole andare in vacanza, ma almeno dovreste dare l'opportunità di venire informati; così si avrebbe la possibilità di optare per altre soluzioni!

Stavo lì a pensare: mi avranno iscritto? Vado a vedere per un viaggio last minute presso qualche altra agenzia? E se invece mi hanno iscritto ad un viaggio, sarò costretto a pagare la penale? Ma il "risponditore automatico" farà fede visto che anche lo scorso anno non dava alcuna notizia? "Ma si, loro fanno così, ti fanno partire, all'ultimo minuto ma ti fanno partire" dicevano i compagni dell'anno scorso. E altre paranoie del genere.

Capisco che ad Agosto non avete tempo da perdere, ma la vostra disorganizzazione in questo periodo è cronica. Io credo che lo spirito della vostra organizzazione non sia (o forse non sia più) quello di un'associazione che offre viaggi alternativi, ma - come una qualsiasi azienda - quello di fare più soldi possibile. E se qualcuno ci rimette pazienza, ce ne saranno altri che torneranno dalle loro vacanze felici e contenti e vi ringrazieranno. Ma oltre al vostro guadagno, dovreste farvi carico - se non altro morale - anche del disagio che causate a chi, come me comune mortale di provincia, le ferie le aspetta da un anno, comincia a programmarle sei mesi prima e poi si ritrova a passare intere giornate nell'inutile tentativo di fare una telefonata per chiedere informazioni sulle proprie sorti. (Meglio un fax, dite voi, tanto quelli si possono cestinare senza troppo disturbo).

Attendo la restituzione del passaporto, del certificato di vaccinazione della febbre gialla e dell'acconto versato, ed e chiaro che per il futuro non mi fregerò più di essere iscritto alla vostra associazione.

Con rancore.

16 Agosto 1999

Lorenzo Dalla Valle