LE TESTIMONIANZE

Nei parchi naturali del Botswana


pagina a cura di A. Pereira         


Spett.
AVVENTURE NEL MONDO
Lungotevere Testaccio, 10
00153 Roma



Milano, 15 ottobre 2000

Non c'è numero del giornalino che non ospiti qualche dibattito sul Turismo Responsabile, ma siamo stati recentemente testimoni, come partecipanti del viaggio Botswana partito il 24 Luglio, di un comportamento da parte di una coordinatrice di Avventure in evidente e grave contraddizione con i principi base di quello che dovrebbe essere il Turismo Responsabile. La storia si racconta brevemente: nei parchi nazionali del Botswana non esiste gratuità, tuttaviala nostra coordinatrice, in combutta con la guida, e di nascosto dal resto del gruppo, dichiarava sistematicamente alle guardie all'ingresso che il gruppo era composto da 11 persone anziché 13. Dei due biglietti non pagati, uno veniva intascato dalla capogruppo come una gratuità, e l'altro veniva donato al gruppo come piccolo sconto (1/13 di biglietto per ogni ingresso al parco, per ciascuno dei partecipanti) peraltro non richiesto da alcuno. Il trucchetto è stato scoperto dal cassiere purtroppo soltanto al penultimo giorno, ma è stato immediatamente rifiutato dal gruppo. E' infatti inaccettabile che si derubi il governo del Botswana per dare dei soldi ad Avventure, oltretutto utilizzando i partecipanti come mezzi inconsapevoli per perpetrare la truffa. Sorge anche una domanda retorica: chi avrebbe pagato la multa nel caso ci avessero beccato, noi od Avventure? La coordinatrice si è difesa dicendo che in questo modo si comportavano tutti quanti i coordinatori di Avventure, sollevando in questo modo l'ombra di una truffa sistematica di Avventure ai danni del governo del Botswana, e ha avuto il coraggio di proporre di lasciare le cose come stavano, aspettando che Avventure giudicasse in merito. La proposta è stata ovviamente rifiutata dal gruppo, ma aspettiamo comunque che Avventure faccia chiarezza su un tale tipo di comportamento.

Saluti

Stefano e Barbara Carrà