Posto che:

nel 1994, in Ciad, trovava la morte, per lo scoppio di una mina, la signora finlandese residente a Palermo Katy Yilitalo, di 25 anni, e che il suo compagno cittadino italiano, signor Sergio Cicala, rimaneva ferito nel corso dello stesso viaggio turistico acquistato presso l'agenzia "Viaggi nel mondo" di Roma;

che il cittadino italiano signor Franco Bellentani di Modena il 9 gennaio 1998 in un viaggio per turismo in Niger rimaneva ucciso a causa di un colpo d'arma da fuoco alla testa;

che nel 1991, nel corso di un viaggio turistico nelle Filippine, sempre commercializzato dal tour operator già citato, trovavano la morte nove cittadini italiani: Giorgio Cabodi e Giovanna Rattazzo Cabodi di Torino; Luigi Andrusiani di Varese; Angela Marcesini di Pistoia; Alessandra Bonechi di Forlì; Teresa Cane di Torino; Lorena Volpato e Antonio Vacchi di Varese; Massimo Navi di Pavia;

avuta notizia:

che nonostante il ripetersi di così gravi e tragici incidenti nel corso di viaggi venduti dalla stessa agenzia la magistratura:

per i nove deceduti nelle Filippine, dopo averla attivata, sentiti i superstiti, archiviava l'indagine penale;

per la morte di Katy Yilitalo e il ferimento del suo compagno, signor Sergio Cicala, la procura della Repubblica di Modena, il 2 marzo del 1994, trasferiva per competenza il procedimento a quella di Roma e successivamente ne disponeva l'archiviazione, confermata poi con il rigetto di una impugnativa avversa;

che per la morte del signor Franco Bellentani non risulta esservi mai stata un'indagine della magistratura;

considerato:

che nell'istanza di denuncia a carico dell'agenzia romana citata presentata alla procura della Repubblica di Modena e poi trasmessa per competenza a quella di Roma, venivano ipotizzate gravi violazioni di obblighi di legge e amministrativi, quali, tra le altre, la mancata informazione ai turisti sullo stato di insicurezza del paese prescelto per il viaggio, nonostante comunicazioni in tal senso precise e circostanziate del Ministero degli affari esteri che sconsigliavano viaggi turistici in Ciad in quel periodo per "l'esistenza di zone minate nel nord del paese al confine con la Libia, nonché per la possibilità di scontri armati fra opposte fazioni militari e per l'esistenza di conflitti etnici nel resto del paese";

che sulla stampa, sugli organi di informazione e non solo i partecipanti ai viaggi turistici ricordati, a carico dell'agenzia, hanno avuto occasione di formulare denunce analoghe a quelle contenute nell'esposto che il signor Sergio Cicala presentò alla procura della Repubblica di Modena,

l'interrogante chiede di sapere:

se corrisponda a verità: che i magistrati della procura di Roma, nel caso della morte di Katy Yilitalo e del ferimento di Sergio Cicala in Ciad, prima di archiviare l'indagine penale, non abbiano sentito alcuno dei compagni di viaggio;

che per la morte violenta in Niger del signor Franco Bellentani di Modena nessuna procura della Repubblica abbia attivato finora un'indagine penale e che nessun magistrato abbia mai sentito la compagna del deceduto ed i suoi amici di viaggio;

se in seguito al ripetersi di morti, omicidi e altri gravi incidenti come segnalato, e a fronte di indagini penali o non attivate, o dall'esito tanto insoddisfacente, nel rispetto dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura, il Ministro in indirizzo non ritenga necessario assumere un'iniziativa nell'ambito di quanto la Costituzione prevede per le sue funzioni in materia di organizzazione e funzionamento dei servizi relativi alla giustizia.


Senatore Luciano Guerzoni